Dio delle montagne e della vita agreste, Pan è una divinità della mitologia greca passata alla storia come una delle figure mitiche più vicine alla danza e alla musica. La puntata di Paganini di domenica 20 ottobre — dalle 10.30 su RSI LA1 — è dedicata a lui, con finalità estetiche, culturali ma anche propiziatorie. Punto di partenza inevitabile, è lo strumento che da Pan prende il nome, ovvero il flauto costituito da canne di bambù giustapposte. Il mito riporta che fu proprio il dio greco a crearlo come culmine di un inseguimento d'amore con Siringa, bellissima ninfa dell'acqua di Arcadia. Per essere però più ancorati alla realtà — pur rispettando il fascino del mito — Paganini proporrà un'introduzione allo strumento affidata a uno dei massimi virtuosi contemporanei del flauto di Pan, il musicista romando Michel Tirabosco. Il mito di Pan e del suo flauto ha attraversato tutta la storia della musica, lasciando qua e là tracce significative e creativamente spesso assai libere. Una di queste è la Sinfonia n. 3 di Gustav Mahler, dove il riferimento a Pan è rintracciabile in un titolo (poi rimosso dall'autore) introduttivo al primo movimento: "Pan che si risveglia, portando l'estate". L'intera composizione, in sei movimenti, è un inno alla creazione — divina, naturale e umana — e Paganini ne propone la versione registrata in occasione del concerto d'apertura 2023 del Lucerne Festival, con Paavo Järvi chiamato all'ultimo istante per sostituire Riccardo Chailly alla testa della Lucerne Festival Orchestra.