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Mittwoch | 11/13/2024 |
Nel 2000 il sottomarino nucleare russo Kursk si inabissa nel mare di Barents a causa di un'esplosione a bordo. I ventitré marinai sopravvissuti allo scoppio si ritrovano prigionieri e con poche ore di ossigeno a disposizione. In superficie, nella lotta contro il tempo, i soccorsi della Marina russa sono ritardati da guasti tecnici, dalla burocrazia tortuosa e dalla testardaggine nel rifiutare aiuti esterni. Intanto i famigliari dei marinai intrappolati cercano invano di ottenere informazioni sulle condizioni dei loro cari e sulle possibilità di recupero del sommergibile.