Nel 1969, a Chicago, Fred Hampton è il carismatico presidente del movimento Black Panther e stringe alleanze interraziali con altri gruppi in lotta per i diritti civili. In un contesto politico ancora fortemente segregazionista, la situazione è mal digerita dall'FBI che intende togliere di mezzo Hampton e il pericolo di una rivoluzione sociale. Per questo l'agente Mitchell arruola un delinquente comune finito in manette, Bill O'Neal, e lo obbliga ad infiltrarsi nel movimento di Hampton per fornire informazioni utili. La missione di O'Neal prosegue tra la paura di essere scoperto e il senso di colpa, mentre la popolarità sempre in crescita di Hampton mette in agitazione i vertici dell'FBI.