Circa un anno fa usciva nelle sale cinematografiche il film Tár, pellicola di fiction che ha suscitato un certo scalpore nel mondo musicale, in quanto ritraeva una direttrice d'orchestra — nella sontuosa interpretazione di Cate Blanchett — dai tratti dispotici e autoritari, riconosciuti come tipicamente maschili. Niente di più controindicato (è stata la frequente accusa) rispetto all'attuale clima di apertura e attenzione verso il lavoro di numerose direttrici che, per troppo tempo, erano rimaste ai margini del music business classico. Abbracciando in pieno il tema, Paganini ha scelto di presentare — nella puntata di domenica 10 marzo, dalle 10.30 su RSI LA1 — due direttrici contemporanee e autentiche (non cioè frutto di finzione cinematografica) tra le più interessanti dell'attuale panorama concertistico internazionale. Da un lato Mirga Grazinyte-Tyla, musicista lituana che — malgrado non abbia ancora quarant'anni — ha già raggiunto traguardi notevoli, come la direzione musicale della City of Birmingham Symphony Orchestra, affidatale nel 2016 in successione di Andris Nelsons. E proprio alla testa della celebre orchestra britannica la si potrà ammirare nel programma presentato ai BBC Proms del 2019: Lamia di Dorothy Howell e la Sinfonia n. 3 in si minore di Moisej Vajnberg. Dall'altro lato, la direttrice australiana Simone Young con il recente documentario biografico Un'altra musica diretto da Janine Hosking. Di una generazione più anziana, il percorso della Young si può definire emblematico del lavoro di direttrice d'orchestra a cavallo di millennio: le inevitabili difficoltà combinate ai pregiudizi di genere, ma anche le prime possibilità di mostrare al mondo intero come la professione non fosse e non sia una prerogativa esclusivamente maschile.