"Un raccoglitore curioso e critico di tutto ciò che gli altri consideravano come marginale". Questa è la descrizione di Roberto Leydi fatta da Umberto Eco, attestazione autorevole e amicale rispetto a un personaggio unico nel panorama culturale italiano, tra i principali ricercatori in campo etnomusicologico nonché esponente cruciale del Folk music revival degli anni '60. Leydi ha lasciato un rilevante segno anche nella Svizzera italiana, grazie al fondo documentale donato al Centro di dialettologia ticinese e alle numerose produzioni fatte per la RSI. Tra il 17 e il 19 novembre prossimi — in occasione del ventennale dalla morte di Leydi — si terrà tra Lugano e Bellinzona un convegno internazionale sul significato degli archivi musicali quale patrimonio culturale, con particolare attenzione all'importanza della collezione di Roberto Leydi. Per Paganini si tratta di un'occasione più che preziosa sia per dedicare un omaggio all'etnomusicologo piemontese sia per allargare lo sguardo sullo stato attuale delle musiche popolari. L'appuntamento è quindi per domenica 12 novembre — dalle 10.30 su RSI LA1 — per una puntata che proporrà da un lato il documentario Roberto Leydi. L'altra musica di Aurelio Citelli (pure ospite in trasmissione) e un episodio di Enciclopedia TV del 1969 a cura di Roberto Leydi, dall'altro il recente concerto del Duo Bottasso e il mini-documentario Il passaggio di testimone in cui viene presentato uno degli strumenti popolari per antonomasia — la fisarmonica — nel rapporto tra il virtuoso jazzista bellinzonese Danilo Boggini e il suo artigiano-costruttore di fiducia Roberto Farina. — Roberto Leydi. L'altra musica — Canti e realtà del mondo popolare — Snodi — il passaggio di testimone — Duo Bottasso per RSI Musica viva